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INTRODUZIONE:

Search The Change (ricerca il cambiamento) è il progetto che ho ideato con l’intento di trovare una forma, quanto più originale e accattivante possibile, per comunicare il tema del cambiamento climatico, argomento che man mano negli anni ha acquisito, a mio parere, sempre di più una connotazione retorica. Nelle discussioni in televisione, negli articoli di giornale e nelle scuole si entra continuamente nel dettaglio su che cosa il singolo individuo dovrebbe fare per rimediare al riscaldamento globale ma le soluzioni e i progetti che i Paesi stanno attuando per risolvere il problema, invece, non vengono quasi mai sottolineate. Sarebbe quindi compito dello Stato informare su quanto ci si sta impegnando e come si svilupperà il futuro.

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Credo che l'educazione che è stata fatta in questi due decenni, specialmente a noi giovani, ci abbia fatto bene e ci abbia fatto capire che "la Terra non gira intorno a noi", cioè che se vogliamo salvare la nostra specie dobbiamo pensare prima all'ambiente che ci circonda perché è lui che ci dà l'aria per respirare e il nutrimento per vivere. Se da una parte i nuovi comportamenti che stiamo pian piano adottando sono stati benefici dall'altra credo che non abbiano apportato dei miglioramenti sostanziali per il cambiamento climatico. Questo perché è cambiato soltanto il comportamento del singolo e non dell'intera società.

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La società moderna si basa su stili di vita e sistemi economici che abbiamo creato partendo dalla preistoria, scoprendo nuove materie prime e nuove tecniche e strumenti. Perciò certe abitudini, come l'alimentazione o il consumismo, e certi materiali, come la plastica sono sì cose nuove, rispetto a tutti gli anni che sono alle nostre spalle, ma sono riuscite in poco tempo a monopolizzare l'economia, rendendoci dipendenti da esse perché intrinseche in ogni aspetto della nostra vita. 

 

Consumare meno carne, ridurre gli sprechi, utilizzare mezzi di trasporto pubblici e meno inquinanti sono tutte soluzioni al cambiamento climatico ma che, allo stesso tempo, vanno a condizionare ognuna una parte della società costruita proprio sulla base dei combustibili fossili e sul consumismo. Ad esempio se la maggior parte delle persone mangiassero meno carne verrebbe emesso meno metano e verrebbe usata meno acqua per la produzione delle bistecche ma che cosa faranno i miliardi di allevatori che si ritroveranno senza una fonte di reddito?  E le compagnie aeree che da un giorno all'altro dovranno licenziare i propri dipendenti perché le persone viaggiano perlopiù con il treno? Da queste domande ne consegue un'osservazione: se vogliamo cambiare, dobbiamo cambiare molto più che un singolo ambito, ma tutto il sistema.

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In questo cambiamento noi ragazzi sembriamo dormienti e passivi. Pochi partecipano alle manifestazioni e si informano quotidianamente. In realtà credo che l'educazione, che fin da quando avevamo 6 anni abbiamo avuto, ci abbia reso istintivo fare la raccolta differenziata e rispettare l'ambiente. Sì, forse non scenderemo in piazza a protestare come nel ‘68 ma abbiamo degli altri mezzi per esprimere le nostre opinioni e le conoscenze per poter cambiare il mondo, quando ne avremmo l'opportunità.

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IL PROGETTO:

In questo sito web si trovano sintetizzate diverse statistiche (numeri) e immagini (fotografie) che rendono immediatamente l'idea della realtà in cui ci troviamo sia dal lato razionale e scientifico, che dal lato emotivo. 

Nella prima sezione, invece si trovano le fotografie di fotografi premiati che raccontano sia la bellezza della Terra che l'orrore degli effetti che ha il riscaldamento globale e tutto il ciclo vizioso dei cambiamenti climatici.

Nella seconda sezione sono sintetizzate alcuni fenomeni relativi agli elementi naturali e, alla fine di ogni capitoletto, sono allegati i link che rimandano a video, podcast e documenti per approfondire gli argomenti.  Questo perché credo che la chiave sia la voglia di informarsi per cambiare qualcosa. Search The Change dà infatti degli spunti per approfondire temi e magari trovare delle soluzioni sostenibili (dall’ambiente e dal singolo) e creative per migliorare la propria vita e quella delle future generazioni. 

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